Il lavoro distribuito e digitale è il presente e il futuro.
Il modo di lavorare è cambiato. La pandemia ha dato la spinta decisiva, ma qualcosa si stava già modificando prima. Sempre più aziende lavorano sfruttando la modalità che noi chiamiamo Digital Distributed Workplace.
Come funziona?
Digital Distributed Workplace è l’unione di Distributed Workforce e Digital Workplace.
Col primo termine si indica una condizione nella quale più persone che concorrono ad un medesimo risultato lavorano in luoghi diversi, che possono essere uffici remoti, sedi centrali, domicilio o sul campo.
Digital Workplace è invece il nome dato all'odierna versione virtuale dei luoghi di lavoro tradizionali. I dati, le applicazioni, gli strumenti di collaborazione necessari per lavorare da qualsiasi luogo, su qualsiasi dispositivo e in qualsiasi momento.
Oggi, e verosimilmente sempre più in futuro, si collabora strettamente pur essendo lontani e si collabora dall’ufficio, da casa, in viaggio e utilizzando diverse lingue, fusi orari, climi e culture contemporaneamente.
Le aziende le cui persone lavorano in questo modo hanno bisogno di strumenti e metodi adeguati.
Non ha più senso lavorare sotto la vpn che connette alla rete aziendale perché l’azienda non è più il luogo di lavoro principale o privilegiato.
Quante volte abbiamo sentito:
- “Quando faccio la vpn diventa tutto lentissimo!”
- “Non riesco ad accedere ai dati perché non ho la vpn sul cellulare!”
- “Se faccio la vpn si interrompe Teams!”
I file e i software che usiamo (dati e applicazioni), devono essere in cloud.
Gli imprenditori e i manager si preoccupano perché le persone non interagiscono più come quando lavoravano fianco a fianco a discapito della qualità del lavoro:
- “Le riunioni virtuali si interrompono improvvisamente e non ci sono quei momenti informali così proficui per generare nuove idee!”
- “Da remoto non ti rendi conto se un collega è in difficoltà e ha bisogno di aiuto!”
- “La comunicazione attraverso gli strumenti di collaborazione è mutilata!”
- “Tante volte preferisci fare da solo invece di chiamare una persona con teams!”
- “Lavorando in questo modo i giovani non crescono!”
- “Ci sono certe persone che non vedo da mesi, lavorano ancora per noi?”
- “Non è che tutto questo full remote favorisce il turnover? Sicuramente favorisce il Quiet Quitting!”
Le aziende non hanno bisogno solo di strumenti adeguati, ma anche di modelli e metodi organizzativi all’altezza di una sfida epocale.
Il lavoro distribuito è stato definito agile, ma in molti casi i modelli organizzativi non si sono evoluti diventando anch’essi agili. Per tutte le aziende che vogliono continuare a prosperare questa è una priorità.
Gli strumenti devono accompagnare e facilitare l’adozione dei modelli organizzativi agili.
Non basta lo strumento di collaborazione che ci permette di fare le video call, non basta avere i file che ci servono in cloud, abbiamo bisogno di condividere tutto e in tempo reale.
Per farlo ci servono:
- Connessioni dati veloci
- Infrastrutture distribuite in cloud (infrastructure as a service)
- Software in cloud (software as a service)
E La sicurezza?
La sicurezza dei sistemi cloud è superiore a quella di quasi tutte le reti aziendali. Quale azienda si può permettere una sicurezza fisica e logica come quella dei datacenter di Amazon, Google o Microsoft? Quale azienda può vantare sistemi di disaster recovery con distribuzione geografica su così larga scala? Naturalmente i servizi devono essere configurati adeguatamente perché alcuni livelli di sicurezza sono garantiti dal provider, altri competono al cliente, come ben esemplifica il modello di sicurezza condivisa di AWS:
Sul versante dei modelli organizzativi è ormai definitivamente chiaro per gli esperti di organizzazioni che il lavoro agile deve adottare una organizzazione e dei metodi agili. Uno di questi è Scrum.
Il distillato di Scrum è:
-
- Lavora in piccoli team
- Lavora in modo iterativo
- Per ogni iterazione:
- Pianifica
- Confrontati ogni giorno con gli altri membri del team
- Verifica i risultati
- Rifletti su come migliorare il lavoro nella prossima iterazione