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Network Operations Center (NOC): cos'è e come funziona

Nella gestione quotidiana delle operazioni, da alcuni anni le aziende si trovano a dover fronteggiare due nuove criticità: il bisogno sempre maggiore di conservare la continuità operativa e la presenza sempre più pervasiva dell’IT nelle attività aziendali. In particolare quelle che non hanno una particolare attinenza con il digitale, per esempio la produzione in manifattura o il controllo qualità in altri settori della produzione. Fronteggiare questa esigenza con le sole risorse interne può diventare complesso ed oneroso: per questo motivo sempre più realtà si affidano a un NOC, Network Operations Center, gestito da aziende specializzate con la logica dei servizi gestiti.

Cos’è un Network Operations Center

IBM definisce un NOC come “un  luogo centralizzato  in cui sistemi di computer,  telecomunicazioni  o reti satellitari vengono monitorati e gestiti 24 ore su 24, 7 giorni su 7”. Un centro di monitoraggio analogo a quelli di cui le aziende dispongono già per le infrastrutture critiche, in particolare quelle produttive, con il compito di prevenire il più possibile eventuali malfunzionamenti e intervenire tempestivamente in caso di guasti o disservizi. Analogamente ad altri settori più tradizionali quali la sorveglianza o la manutenzione delle apparecchiature, nella maggior parte dei casi la gestione è affidata all’esterno, ad aziende che potendo applicare economie di scala sono in grado di fornire il servizio con costi di esercizio più sostenibili e competitivi. Fornire un presidio 24/7 è, infatti, un compito piuttosto oneroso. La scelta di adottare soluzioni in outsourcing è confermata dalle tendenze del mercato: si stima che i servizi gestiti arriveranno a generare globalmente un mercato di 311 miliardi di dollari globalmente, contro la quota di 161 rilevata a fine 2021. Le ragioni per cui le aziende oggi devono dotarsi di un NOC sono quelle citate in apertura: il bisogno di livelli sempre più alti di business continuity e il legame sempre più forte fra questa e il funzionamento corretto dell’infrastruttura IT.

Come funziona un Network Operations Center?

Alla base del funzionamento di un NOC ci sono due elementi base: una infrastruttura di monitoraggio, nella maggior parte dei casi ospitata in Cloud o presso Datacenter, e un team di professionisti specializzati che, operando su turni, garantiscono il presidio dell’infrastruttura e la risposta ad eventuali problematiche. Accanto a questo, normalmente, il NOC si fa carico anche della gestione delle richieste di supporto provenienti da reparti e utenti. 

Sarebbe un errore, tuttavia, considerare il NOC una semplice unità di intervento: come abbiamo anticipato, infatti, il compito di un Network Operations Center efficiente dovrebbe essere soprattutto preventivo e predittivo. La lettura e l’interpretazione delle anomalie di rete e il monitoraggio di traffico e dati sono insomma un compito rilevante per i centri operativi di oggi. 

In aggiunta, sempre in ottica di prevenzione, tipicamente un NOC si occupa anche della gestione degli elementi critici della rete, sia a livello di dispositivi, sia a livello di gestione di patch, aggiornamenti, firmware e in generale dell’applicazione di ogni soluzione atta a migliorare l’efficienza della rete e, di conseguenza, dell’infrastruttura.

Il ruolo moderno del NOC: un esempio

Per comprendere meglio come opera oggi un Network Operations Center, proviamo a chiarirlo con un esempio. 

Attraverso gli strumenti di rilevamento, gli operatori misurano un incremento del traffico in un particolare nodo della rete, che per semplicità attribuiremo a uno switch del tipo managed. In prima istanza il NOC acclara che non si tratti di una anomalia temporanea e soprattutto che questa non derivi da un tentativo di attacco (se così fosse coinvolgerebbe altri team specializzati come il SOC, Security Operations Center). Stabilito che l’aumento di carico è dovuto a una causa strutturale, i tecnici si adopereranno in prima istanza per verificare la possibilità di ottimizzare il traffico con le risorse a disposizione, per esempio gestendo le rotte in modo diverso, verificando che lo switch disponga del firmware più recente e performante e così via. In assenza di risultati, provvederà a stabilire un piano di emergenza da attivare in caso di sovraccarico del nodo e, tipicamente, segnalerà all’azienda la necessità di un upgrade a un dispositivo o una soluzione più strutturata, in modo da prevenire colli di bottiglia, malfunzionamenti e guasti in futuro.

La gestione della rete attraverso un servizio professionale

Trattandosi di un bisogno critico e vitale, è indispensabile che la rete e l’infrastruttura IT aziendale funzionino sempre al meglio e, per quanto possibile, in modo trasparente per le altre funzioni aziendali. Affidarsi a un fornitore di servizi gestiti permette di garantire questo risultato, grazie al coinvolgimento delle professionalità giuste e al monitoraggio costante della rete. 

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