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MES e industria 4.0: l’optimum per le aziende più avanzate

A partire dal 2017, anno del primo piano Industria 4.0, la digitalizzazione è entrata con forza nei piani di investimento delle aziende italiane. Secondo l’Osservatorio Transizione industria 4.0 del Politecnico di Milano, gli investimenti delle imprese manifatturiere si concentrano soprattutto su progetti di connettività e acquisizione di dati, che valgono da soli 2,4 miliardi di euro, pari al 60 per cento della spesa totale sostenuta per diventare 4.0. 

 

D’altronde, le normative che si sono succedute in materia – Piano Impresa 4.0, Industry 4.0, Transizione 4.0 – hanno impresso una forte accelerazione alla trasformazione in senso digitale delle imprese. L’obiettivo è modernizzare il sistema produttivo italiano, spingendo sull’integrazione di tecnologie innovative all’interno dei processi di produzione, dall’Internet of Things (IoT) al cloud computing, dai device mobili ai Big Data.

 

La disponibilità di soluzioni intelligenti e autonome ha messo in discussione anche il tradizionale approccio centralizzato al controllo della produzione: i dati non si raccolgono più in un’unica posizione, ma seguono l’avanzamento della linea produttiva. Nei moderni ecosistemi di fabbrica intelligenti, la parola d’ordine è interconnessione, sia tra le macchine sia tra i sistemi informativi. 

 

Per supportare questo cambiamento di paradigma e consentire alle imprese manifatturiere di poter accedere ai benefici fiscali del Piano nazionale Industria 4.0, servono sistemi di raccolta e analisi dei dati all’altezza delle nuove sfide. È quello che fanno le soluzioni Manufacturing Execution System (MES), grazie all’interconnessione ai sistemi informativi di fabbrica, al controllo delle macchine e all’integrazione di tutto il ciclo produttivo. 

 

Perché il MES è fondamentale per l’industria 4.0

Per rientrare nel paradigma Industry 4.0, sono tre infatti le caratteristiche fondamentali che un’azienda manifatturiera deve soddisfare. Innanzitutto, le macchine della linea produttiva devono dialogare con il sistema di supervisione e controllo, inviando dati precisi e in tempo reale sui propri parametri di funzionamento – pezzi prodotti, materiali utilizzati, parametri di funzionamento, fermi macchina – in modo che il sistema possa monitorare in ogni momento lo stato corrente delle macchine. 

 

In secondo luogo, le stesse macchine devono ricevere dati di ritorno dal sistema MES: devono cioè essere programmabili, adattando il proprio funzionamento in base ai segnali ricevuti dal sistema, che può intervenire a modificare tempistiche e parametri del processo produttivo. Questa comunicazione bidirezionale tra MES e macchinari è determinante per garantire l’interconnessione tipica del sistema industria 4.0. 

 

Infine, terza condizione fondamentale è che il sistema MES sia connesso con gli altri strumenti informatici dell’azienda, a partire dall’Enterprise Resource Planning (ERP). Nelle aziende manifatturiere l’ERP raccoglie infatti tutte le informazioni più importanti su ordini di vendita, lotti di produzione, disponibilità di magazzino, costi di produzione. Il sistema MES consente l’interazione tra le macchine della linea produttiva e il sistema ERP, leggendo da e riversando su quest’ultimo tutti i dati rilevanti, evitando l’errore umano. 

 

Il ruolo del MES nella transizione verso il modello 4.0

L’integrazione tra MES ed ERP migliora la pianificazione della produzione e il rendimento delle macchine stesse, oltre che l’elaborazione degli ordini, gli acquisti di materie prime e il servizio al cliente. E ciò è oggi possibile anche per stazioni produttive che non sono nate per essere connesse. Le più innovative soluzioni MES possono, infatti, contare su sistemi hardware in grado di mettere in rete anche macchinari obsoleti o che tradizionalmente non dispongono di interfacce per comunicare attraverso dispositivi IoT.

 

È sufficiente, in questi casi, che la macchina sia dotata di segnali elettrici per rilevare stati e avvisi. Installando a bordo macchina un hardware ad hoc, infatti, è possibile immettere i segnali provenienti dal macchinario sulla rete e connettere la macchina all’intero sistema. In questo modo, anche le apparecchiature più obsolete si trasformano in dispositivi connessi, permettendo al sistema MES di leggerne lo stato, raccoglierne i dati e, in alcuni casi, inviare segnali di ritorno agendo sui parametri e intervenendo nel processo produttivo.

 

In questo modo, anche le macchine originariamente prive di tali caratteristiche possono dirsi interconnesse e qualificarsi in un’ottica di industria 4.0. Grazie alle moderne soluzioni MES è quindi possibile monitorare in modo puntuale e in tempo reale tutti i flussi produttivi, migliorando la tracciabilità e il dialogo tra gli attori del processo produttivo – macchine, software e operatori. Adottare una soluzione MES di ultima generazione permette così di soddisfare i requisiti della normativa in materia di industria 4.0 e di beneficiare dei relativi Bonus. A tutto vantaggio dell’innovazione. 

 

CALENDARIO BONUS INDUSTRIA 4.0

 

Investimenti in beni materiali

 

Il credito d’imposta è riconosciuto per investimenti fino al 30 giugno 2026, a condizione che entro il 31 dicembre 2025 l’ordine risulti accettato e sia avvenuto il pagamento di acconti pari al 20% del costo di acquisizione.

 

Investimenti in beni immateriali tecnologicamente avanzati

 

 

Fonte: https://www.pmi.it/economia/finanziamenti/375888/bonus-industria-4-0-proroga-e-nuove-regole-fino-al-2025.html

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