Il rapporto tra il cloud e pubblica amministrazione si fa sempre più stretto e il catalogo di prodotti SaaS (Software as a Service) a disposizione della PA cresce di giorno in giorno.
Gradualmente, dunque, la PA sta dando forma al principio “Cloud first” definito e introdotto dal Piano Triennale per l’Informatica già nell’edizione 2019-2021 (e ribadito nelle successive release); inoltre, il passaggio alle soluzioni in Cloud soddisfa anche la Misura 1.2 - Abilitazione e facilitazione migrazione al Cloud - del PNRR.
L’esigenza di raggiungere gli obiettivi di migrazione al Cloud, seguendo la timeline dettata dalle normative, ha accelerato senza dubbio la creazione di una nuova consapevolezza all’interno degli enti e delle amministrazioni di qualsiasi dimensione: oggi è assodato che la migrazione sicura dei dati e la dismissione dei server vetusti non sono solo attività obbligatorie, bensì vere opportunità. La migrazione al Cloud, infatti, porta con sé innumerevoli vantaggi, in termini di miglioramento di efficienza operativa della PA, di riduzioni di costi, di incremento dei livelli di sicurezza informatica e di protezione dei dati, di continuo aggiornamento dei software e di velocizzazione nell’erogazione dei servizi a cittadini e imprese”.
Le attività a supporto del cloud nella pubblica amministrazione
A beneficiare delle prerogative del Cloud nei prossimi mesi, quindi, non saranno solo le 280 amministrazioni comprese nel perimetro del PSN, Polo Strategico Nazionale (quindi tutte le amministrazioni centrali, le Aziende Sanitarie Locali, le regioni, le città metropolitane, i comuni con più̀ di 250 mila abitanti), ma anche tutte le amministrazioni di qualsiasi dimensione, ordine e grado, che abbiano maturato la decisione di implementare un Piano di migrazione al Cloud come parte del proprio progetto di trasformazione digitale.
A queste realtà amministrative, anche locali e piccole, sono rivolti strumenti per concretizzare il loro intento. Ultimo, in ordine di tempo, è l’Accordo Quadro PRINCO, un’offerta a catalogo di servizi Public Cloud SaaS nell’ambito di produttività individuale e di collaborazione. Si tratta di un Lotto di fornitura suddiviso in 5 bundle che comprendono diversi prodotti erogati in modalità SaaS. I bundle a disposizione riguardano:
- Posta Elettronica;
- Documentale;
- bundle Collaboration;
- Posta Elettronica e documentale;
- Posta Elettronica, documentale e Collaboration
Lo strumento PRINCO si rivolge a tutte le amministrazioni dello Stato, non solo quelle del perimetro PSN, ma anche comuni, comunità montane, aziende ed enti del Servizio sanitario nazionale, scuole, associazioni, eccetera, e non è che un esempio di quanto la rivoluzione digitale stia orientando la pubblica amministrazione verso le soluzioni in Cloud.
Le soluzioni SaaS a riuso: il caso di Babel
Va detto che la PA è obbligata a prediligere l’utilizzo di software con codice aperto e che nel catalogo Developers Italia, creato dal Dipartimento per la Trasformazione digitale, vi sono soluzioni a riuso per la gestione documentale che rispondono perfettamente a tutti i requisiti necessari alla riorganizzazione della PA attraverso prodotti erogati in modalità SaaS.
Tra questi, per esempio, è presente Babel, per il cui sviluppo Dilaxia è stata protagonista negli scorsi anni per conto della AUSL di Bologna. La soluzione permette di gestire protocolli, determine, delibere e PEC attraverso un’unica Scrivania Virtuale, progettata secondo i più alti livelli di usabilità e accessibilità.
Individuare le tecnologie, le infrastrutture cloud e le soluzioni più adeguate alle esigenze delle diverse amministrazioni, però, può essere un’attività molto complessa, soprattutto laddove non vi siano specifiche competenze all’interno degli enti. Conscia di queste difficoltà, quindi, Dilaxia aiuta ad adottare, implementare e manutenere Babel, nel pieno rispetto del concetto di partenariato pubblico/privato delineato da Agid.
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