Cyber Threat Intelligence, guida per aziende e professionisti IT

cyber threat intelligence

La threat intelligence, o cyber threat intelligence, è il processo di raccolta, analisi e interpretazione di dati relativi alle minacce informatiche per aiutare le organizzazioni a comprendere, prevenire e rispondere in modo efficace agli attacchi. Non si tratta solo di identificare malware o vulnerabilità, ma di comprendere le intenzioni, le capacità e i comportamenti degli attaccanti. 

Grazie alla cybersecurity threat intelligence, le aziende possono anticipare i rischi, adattare le difese e ridurre i danni causati da attacchi informatici, anche complessi e mirati. Un processo necessario per evitare “pericoli di frana“.

Tipi di threat intelligence 

La threat intelligence si suddivide in tre principali categorie, ognuna con un ruolo specifico nella protezione informatica: 

  • Threat intelligence tattica 

Fornisce informazioni tecniche su indicatori di compromissione (IoC), come indirizzi IP malevoli, hash di file infetti o URL sospetti. È utile per configurare firewall, antivirus e sistemi di rilevamento intrusione (IDS). 

  • Threat intelligence operativa 

Riguarda informazioni su attacchi in corso, tattiche, tecniche e procedure (TTP) degli aggressori. Aiuta a comprendere come si muovono i cyber criminali e a mettere in atto difese mirate in tempo reale. 

  • Threat intelligence strategica 

Offre una visione di alto livello sul panorama delle minacce, utile al management per prendere decisioni basate su rischi concreti e per pianificare investimenti in sicurezza informatica a lungo termine. 

 

Il ciclo di vita della threat intelligence 

La threat intelligence non è un’attività una tantum, ma un processo ciclico e continuo articolato in sei fasi fondamentali: 

  • Pianificazione, cioè il momento in cui vengono definiti degli obiettivi, cosa vogliamo sapere, quali asset proteggere, quali minacce sono più rilevanti per la nostra organizzazione. 
  • Raccolta dei dati sulle minacce, fase che include la raccolta di dati grezzi da fonti interne ed esterne: feed di sicurezza, forum del dark web, log di sistema, social network, honeypot. 
  • Elaborazione delle informazioni, fase in cui i dati raccolti vengono normalizzati, aggregati e arricchiti per essere analizzati. È cruciale per trasformare le informazioni grezze in dati utili. 
  • Analisi dei dati, si interpretano i dati per individuare pattern, prevedere attacchi futuri e identificare le TTP degli attori malevoli. Questa fase richiede competenze tecniche e di intelligence. 
  • Diffusione dei risultati, il momento in cui le informazioni prodotte devono essere comunicate a chi prende decisioni, sia tecnici (SOC, IT) che manager, attraverso report, dashboard o alert automatizzati. 
  • Feedback e miglioramento continuo, utile per affinare il processo e migliorare costantemente la qualità dell’intelligence. 

 

Fonti di threat intelligence 

  • Feed di threat intelligence: sono flussi di dati automatizzati provenienti da fornitori specializzati, che includono IoC aggiornati in tempo reale. Possono essere gratuiti o a pagamento.
  • Comunità di condivisione delle informazioni: sono organizzazioni come ISACs o piattaforme come MISP che permettono la condivisione collaborativa di informazioni sulle minacce tra aziende dello stesso settore.
  • Log di sicurezza interni: firewall, SIEM, EDR e altri strumenti aziendali forniscono una miniera di dati da analizzare per individuare anomalie e segnali di attacco. 

 

Benefici della threat intelligence per le aziende 

  • Prevenzione degli attacchi informatici: conoscere in anticipo le minacce consente di bloccare attività malevole prima che causino danni, rafforzando le difese proattive.
  • Miglioramento della risposta agli incidenti: l’intelligence consente di rispondere più rapidamente ed efficacemente agli attacchi, riducendo il tempo medio di rilevamento e contenimento.
  • Riduzione dei costi delle violazioni dei dati: secondo IBM, un attacco informatico costa in media 4,45 milioni di dollari. Investire in threat intelligence può ridurre sensibilmente questo impatto economico. 

 

Sfide e futuro della threat intelligence 

Nonostante i benefici, la threat intelligence presenta anche delle sfide. 

  • Gestione del volume dei dati: il sovraccarico informativo può rendere difficile distinguere tra minacce reali e falsi positivi. Serve un’analisi intelligente e mirata. 
  • Evoluzione delle tecniche di attacco: i cyber criminali adottano tattiche sempre più sofisticate, anche grazie all’uso dell’AI. La threat intelligence deve quindi evolversi costantemente. 
  • Innovazioni tecnologiche e il ruolo dell’AI: L’intelligenza artificiale sarà sempre più centrale nella generazione automatica di insight e nel supporto decisionale. Ma va affiancata da analisti umani esperti.
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